Bruxelles i ministri degli Esteri della Nato discutono di un piano per fornire un sostegno militare più consolidato a Kiev.

Il piano prevede che la Nato coordini il lavoro del Gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina, noto anche come formato diRamsteine composto di circa cinquanta Paesi che si è riunito regolarmente durante la guerra per raccogliere armi e munizioni per l’Ucraina, sostituendosi al Comando europeo degli Stati Uniti. Sebbene la mossa non preveda che la Nato fornisca direttamente armi all’Ucraina, in quanto organizzazione con 32 membri che funziona per consenso, gli alleati accettano solo di inviare aiuti non letali come attrezzature per lo sminamento, carburante e forniture mediche, essa segnerebbe una nuova fase del suo coinvolgimento nella guerra. Secondo il nuovo piano, che dovrebbe essere approvato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dalle sue controparti in occasione del prossimo vertice che si terrà a luglio a Washington, la Nato coordinerà la parte militare degli sforzi di sostegno all’Ucraina, valutando le esigenze del Paese, raccogliendo le promesse e organizzando riunioni.La Nato vuole fare di più per l’Ucraina, in particolare mentre la Russia detiene un vantaggio militare, ma i suoi membri non sono pronti a offrire al Paese la loro massima garanzia di sicurezza: l’adesione. Né vogliono essere trascinati in una guerra più ampia con una potenza militare dotata di armi nucleari come la Russia.

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